Dott.ssa Anna Bernardi
E’ l’adolescenza la fase determinante nello sviluppo evolutivo in cui avviene la scoperta del sesso, con tutti gli interrogativi ad esso connessi. Questo passaggio è profondamente influenzato dal contesto culturale e sociale in cui vive il giovane.
Oggi la massiccia esposizione al materiale erotico stimola i ragazzi ad una maggiore e più precoce libertà nella ricerca e nella sperimentazione del sesso. Ma nonostante quella che si potrebbe definire un’epoca di “invasione pornografica” in rete, alla televisione, nelle riviste è necessario domandarsi se davvero tutto ciò porta alla consapevolezza della complessità della dimensione della sessualità.
Per le caratteristiche proprie dell’età, l’adolescente è molto vulnerabile di fronte alle proposte che la società (amici, mass media, scuola, ecc.) gli offre nel campo della sessualità, per cui a volte opera delle scelte che non sente veramente sue solo perché, almeno a parole, “tutti fanno così”.
Scrive U. Galimberti: “Spesso le strade dei giovani, più che giuste o sbagliate, sono strade “anonime”, scelte da una sorta di “si fa così”, senza davvero sapere se “così” è proprio la nostra scelta, il nostro stile, in cui davvero poterci riconoscere con il nostro nome”.
Generalmente gli adolescenti non amano parlare con gli adulti di temi che li coinvolgono direttamente: si sentono spiati e giudicati. Di taluni argomenti poi (masturbazione, erezione, prestazioni sessuali, pornografia, contraccettivi, prostituzione ecc.) preferiscono parlare con i coetanei o raccogliere informazioni da internet.
L’immagine che gli adolescenti vanno formandosi della sessualità risulta così una ricostruzione attiva di pensieri ed idee che vanno formandosi e negoziandosi all’interno del gruppo. Tali idee e scoperte sono accompagnate spesso da grossi timori. Il comportamento auto erotico, ad esempio, costituito da fantasie e masturbazione può essere vissuto come proibito e perverso e a esso essere frequentemente associati dei sentimenti di ansia e senso di colpa. La masturbazione svolge invece una duplice funzione, sia sostitutiva che preparativa nei riguardi delle esperienze sessuali successive.
Per quanto riguarda la vita di coppia, è possibile evidenziare una sequenza di comportamenti che l’adolescente mette in campo, a partire dal baciarsi, toccarsi abbracciarsi, fino ad arrivare al rapporto completo il quale rappresenta l’evento centrale durante l’adolescenza.
Le prime esperienze possono assumere una funzione “fisiologica” di appagamento e scarica della tensione ma dovrebbero anche progressivamente consentire di esplorare il piacere condiviso nell’intimità e nel legame con l’altro\. Passaggio che può risultare più difficile se la sessualità viene vissuta scissa dalla dimensione emotiva e affettiva. Inoltre considerare il rapporto sessuale come una prestazione può generare ansia nel ragazzo, influenzare l’erezione o provocare il diffuso fenomeno dell’eiaculazione precoce, mentre nella ragazza potrebbe precludere la possibilità di sperimentare il piacere e l’orgasmo.
Sarebbe appropriato che le prime esperienze fossero vissute non solo nella dimensione della funzionalità ma anche e soprattutto della gestione emotiva dell’incontro con l’altro.
Conoscere il corpo del partner, imparare le modalità della sua reazione, corporea ed emozionale, è la premessa alla comunicazione e interazione erotica che scandirà le relazioni successive.
Ecco perché la tematica della sessualità andrebbe affrontata in spazi e con metodologie specifiche. La comprensione della differenza tra atto sessuale (sogni erotici, autoerotismo, concessione volontaria dell’altro, conoscenza del proprio corpo e di ciò che è in grado di accettare come forma di piacere) rapporto sessuale e rapporto amoroso è un terreno di consulenza emotivo-cognitiva indispensabile per i giovani che affrontano l’adolescenza senza consapevolezze su questi aspetti fondamentali della vita.
La vita sessuale in adolescenza ha una notevole importanza, non solo per quanto riguarda la crescita intellettuale e lo sviluppo di una socialità matura (Raphael, 1996), ma anche in relazione all’influenza che questa può avere sulla salute individuale.
Negli ultimi anni, la messa in atto di comportamenti a rischio, come il coinvolgimento in rapporti sessuali precoci e non protetti, è diventata, nella società occidentale, fonte di crescente preoccupazione e interessa molti Paesi europei (Schulenberg, Maggs & Hurrelmann, 1997).
Questi comportamenti a rischio possono produrre effetti negativi molto seri sulla salute personale e sul benessere psico-sociale, portare l’individuo a contrarre malattie a trasmissione sessuale o ad avere gravidanze indesiderate.
Oltre a ciò esistono chiari riferimenti in letteratura circa la relazione esistente tra comportamenti a rischio legati alla sfera sessuale in età adolescenziale e lo stato di salute in età adulta (HBSC 2006). Infatti, molti dei modelli di comportamento acquisiti durante l’adolescenza dureranno tutta la vita e influenzeranno profondamente la salute e il benessere futuro.
La sessualità va quindi considerata parte integrante della persona, bene primario che richiede in primo luogo una consapevolezza di sé e la capacità di operare scelte libere e responsabili per le quali sentirsi protagonisti.
Bibliografia
www.aslbrescia.it/…/educazione… Progetto affettività e sessualità…
Galimberti U., L’immaginario sessuale, Milano, Edizioni Bompiani, 1996
Pietropolli Charmet G., I nuovi adolescenti, Milano, Raffaello Cortina, 2000